sovraindebitamento

Il fenomeno del sovraindebitamento è una condizione che riguarda molte più persone di quanto si possa immaginare, le quali, per i più svariati motivi, non sono riusciti tenere il passo con l’enorme quantità di debiti che man mano si sono accumulati nel tempo. Quando la situazione debitoria diventa incontrollabile, essa può scatenare sentimenti di impotenza ed ansia nel debitore, i quali possono sfociare, nelle situazioni più gravi, in soluzioni estreme.

È proprio in questo contesto che si inserisce la Legge n. 3/2012 (detta proprio “salvasuicidi”): rivolgendosi a chi si trova in gravi difficoltà economiche, essa dà la possibilità di liberarsi dai debiti, attraverso una consistente riduzione dell’importo e alla rateizzazione dello stesso. Questo può essere fatto presso un tribunale, attivando la procedura chiamata Piano del Consumatore. Vediamo in dettaglio come funziona il sovraindebitamento e quali sono le procedure.

Cos’è il sovraindebitamento?

I requisiti per identificare una situazione debitoria come “sovraindebitamento” sono:

  • ammontare dei debiti nettamente superiore al patrimonio di cui il contribuente dispone per saldarli.
  • questo squilibrio non deve essere transitorio, ma deve perdurare nel tempo.

Da ciò deve derivare una reale e notevole difficoltà a poter saldare i propri debiti entro le scadenze stabilite ed è questo che sancisce il discrimine tra la semplice posizione debitoria e una comprovata condizione di sovraindebitamento.

Chi può usufruire del Piano del Consumatore?

Possono richiedere il Piano del Consumatore tutte le persone fisiche che abbiano contratto dei debiti per scopi personali ed estranei ad ogni tipo di attività professionale o imprenditoriale, che sia attuale o precedentemente svolta. Altro requisito essenziale è che la posizione debitoria si sia instaurata “in buona fede” e non per colpa diretta e deliberata del contribuente.

È importante precisare che, per la buona accoglienza del Piano, sono necessarie delle garanzie che possano comprovare la disponibilità del debitore a coprire l’eventuale ammontare decurtato del debito iniziale.

Infine, c’è da tener presente l’unicità e la straordinarietà di tale provvedimento: l’accoglimento è infatti precluso a chi ne abbia già beneficiato o addirittura abusato in passato. Per questo motivo, non può presentare il Piano del Consumatore chi ne abbia già usufruito nei 5 anni precedenti alla data di presentazione della presente domanda.

Quali sono le procedure

Il debitore deve contattare un professionista abilitato o l’Occ della Camera di Commercio per la predisposizione del Piano del Consumatore. Dovrà essere presentata tutta la documentazione necessaria ad attestare l’effettiva difficoltà economica del soggetto debitore, nonché quando e in che modo il debitore si impegna a restituire ai creditori l’importo concordato.

Nel piano dovranno essere indicate anche le garanzie per l’adempimento dei debiti: la decisione sull’approvazione o il rigetto del provvedimento sarà nelle mani di un giudice, il quale valuterà non soltanto l’effettiva condizione di difficoltà economica del richiedente, ma anche quali garanzie questo porti per dimostrare di riuscire a far fronte al pagamento.

La presentazione di diverse garanzie è consigliata per una migliore probabilità di accoglimento del piano. Verranno poi valutate nel dettaglio la posizione debitoria e le varie cause che abbiano condotto il debitore nella situazione attuale, in modo da delineare al meglio tutta la situazione.

Il giudice fisserà poi un’udienza per deliberare sulla meritevolezza del debitore basandosi sulla documentazione che esso, con l’aiuto di un professionista, avrà presentato. All’udienza potranno assistere anche i vari creditori ma il loro consenso non è essenziale ai fini dell’approvazione del Piano del Consumatore. La decisione sarà solo ed esclusivamente rimessa alla volontà del Giudice.

Se il Piano viene omologato, è importante tenere presente che il debitore sarà obbligato a pagare in modo puntuale ogni rata nel rispetto delle scadenze e secondo le modalità stabilite. Se così non fosse, potrà essere richiesta la revoca del Piano e di tutti i benefici che esso porta con sé. Se invece il debitore esaurirà il pagamento di tutte le rate del Piano nel rispetto delle scadenze, esso verrà esdebitato da tutti i debiti preesistenti.