Nonostante la gente continui a confondere il ruolo dell’investigatore privato con quello dell’agente segreto in stile 007, sempre più ragazzi iniziano a comprendere che fare l’investigatore privato non è affatto semplice e non è un gioco.
L’investigatore privato a Brindisi, ma potremo riferirci a qualsiasi città italiana, deve rispettare rigorosamente la legge e seguire il codice deontologico alla lettera, solo così potrà lavorare in sicurezza e fornire al suo cliente prove certe, inconfutabili, utilizzabili in sede di giudizio.
L’investigatore privato in Puglia deve seguire un iter preciso prima di poter ottenere la licenza per operare investigazioni private, una strada difficile fatta di studio, praticantato, corsi di aggiornamento, mille autorizzazioni ed in fine l’autorizzazione del Prefetto.
Il codice deontologico, entrato in vigore il 1° gennaio del 2009, è frutto di un lavoro che ha coinvolto vari enti ed associazioni di categoria che hanno operato in sinergia con il garante della privacy.
Il codice deontologico ha poi subito varie modifiche nel corso degli anni, revisioni dovute soprattutto alle nuove normative per la tutela dei dati personali in Europa.
Tra i vari organi che hanno lavorato al fine di realizzare un documento che potesse essere perfetto sotto vari punti di vista e rispettare determinati parametri troviamo:
– Il Consiglio Nazionale Forense
– L’Unione Avvocati Europei
– L’Unione delle Camere Penali
– L’Unione delle Camere Civili
– L’Associazione Italiana Giovani Avvocati
– L’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana
– La Aipros, l’Associazione Italiana Professionisti della Sicurezza
– La Federpol, ovvero la Federazione Italiana Istituti Investigazioni, Informazioni e Sicurezza
L’investigatore privato a Brindisi deve conoscere perfettamente il codice deontologico, come ogni altro detective operante sul territorio italiano.
Ad esempio non tutti sanno che, proprio secondo uno dei principi stabiliti nel codice deontologico, Agli investigatori privati è severamente vietato intraprendere investigazioni private di propria iniziativa. Essi possono operare tali attività soltanto nel caso in cui abbiano ricevuto apposito e specifico incarico (mandato), conferitogli per iscritto da un cliente o da un avvocato (nel caso di indagini difensive).
Inoltre l’investigatore privato ha l’obbligo di informare periodicamente il suo mandante in merito all’andamento delle indagini. Deve inoltre seguire personalmente l’incarico ricevuto, a meno che non siano stati designati esplicitamente, all’interno dell’incarico, i nominativi di altri investigatori che lo potranno affiancare nel corso delle investigazioni.
Queste ed altre regole contenute nel codice deontologico, unite all’obbligo di rispettare la legge in vigore come qualsiasi altro cittadino italiano, devono far comprendere ai ragazzi che intendono intraprendere la carriera di investigatore privato che questo mestiere è ben diverso da come lo disegnano romanzi, telefilm e film.
L’investigatore privato in Puglia, quindi, sia esso operativo nella provincia di Brindisi o in una qualsiasi altra provincia pugliese, è un professionista che opera nel rispetto della legge e delle regole del codice deontologico.