Diverse persone sono perfettamente a conoscenza dell’esistenza di assistenti domiciliari, note anche comunemente come badanti, che spesso si occupano di persone anziane che hanno perso l’autosufficienza e l’autonomia necessaria per vivere da sole. Tuttavia, in pochi invece conoscono la figura dell’infermiere a domicilio.
Chi è un infermiere a domicilio
Non bisogna pensare a un infermiere a domicilio come a una figura che interviene solo ed elusivamente una tantum quando c’è un paziente affetto da una patologia molto grave. Infatti, il servizio di infermiere a domicilio a Roma è utile nel momento in cui le difficoltà di deambulazione e spostamento del paziente, lo costringono in casa. Le cure domiciliari sono necessarie per portare a termine e garantire la continuità delle cure e delle medicazioni in corso. Si tratta di un vero e proprio infermiere che ha seguito lo stesso percorso di studi e formazione di un infermiere che si trova in ospedale. Anzi, spesso un infermiere arriva alle cure domiciliari dopo aver lavorato in ospedale.
Che cosa fa un infermiere a domicilio
Dopo aver capito molto in breve chi sia un infermiere a domicilio, è bene andare ad approfondire quali sono i suoi compiti specifici. Un infermiere a domicilio è una figura che può occuparsi di diversi compiti e il tutto dipende dalle condizioni in cui verte il paziente. In linea di massima, si può partire dalla preparazione e somministrazione della terapia farmacologica prescritta dal medico curante. Spesso i pazienti costretti a letto o molto anziani possono fare fatica ad assumere i farmaci nelle dosi e agli orari corretti sena una attenta superdivisione che risulta quindi fondamentale perché i farmaci facciano effetto e sortiscano l’effetto desiderato.
Altri compiti tipici di un infermiere a domicilio riguardano le medicazioni più in generali o la sostituzione di un catetere vescicale. Può applicare una flebo o eseguire la dialisi per l’insufficienza renale che si svolge a domicilio. Molte volte, l’infermiere e domicilio si occupa anche del prelievo del sangue che verrà poi portato presso il laboratorio di analisi dell’ospedale di riferimento per ricevere i risultati. Diverse persone devono fare continui prelievi e grazie alle cure domiciliari, non occorre che escano, cosa per altro molto complessa per moltissimi pazienti attaccati a macchinari, flebo, con difficoltà motorie e via dicendo.
Il servizio di cure domiciliari prevede anche altri aspetti da non sottovalutare minimamente. Ad esempio, l’infermiere a domicilio si occupa delle cure igieniche ma anche della vestizione del malato infermo. È necessario specificare di volta in volta quali sono i compiti di cui si deve occupare un infermiere affinché possa servire un servizio completo e puntuale in base alle necessità del suo assistito.
Perché chiamare un infermiere a domicilio
Vale la pena prendere contatto con il servizio di infermiere a domicilio a Roma nel momento in cui in casa c’è una persona anziana non più autosufficiente che ha bisogno di un’assistenza continuativa o anche solo di un apio di ore al giorno. è vitale la presenza di una figura medica nel caso di un malato o un disabile che necessitano di una assistenza infermieristica continuativa.
Chi è seguito da un infermiere ha il vantaggio di sentirsi sicuramente più a suo agio in casa senza il rischio di non ricevere immediate cure perché distante dall’ospedale di riferimento. Un ambiente famigliare come quello domestico è sempre consigliato per la lungo degenze poiché stare a lungo in ospedale logora i pazienti che possono stentare a migliorare proprio per via del luogo in cui si trovano. Piccole scomodità quotidiane, l’assenza dei propri affetti, il rumore durante la notte, le camere sovraffollate, il cibo scadente, l’assenza dei confort domestici etc. a lungo andare può giocare un ruolo da non ignorare.
Infatti, un servizio di infermiere a domicilio a Roma aiuta ad alleviare lo stress che deriva da una lunga permanenza in ospedale, riduce i livelli di ansia e favorisce una pronta guarigione. Il paziente non dovrà avere a che fare con lunghe attese presso gli ambulatori, ospedali e centri specializzati perché il rapporto paziente – infermiere è ottimale cioè 1 a 1, non ottenibile in altro modo se non questo delle cure domiciliari.