L’argilla espansa è un materiale usato, come aggregato, in vari ambiti, quali il giardinaggio o per creare calcestruzzi leggeri. È caratterizzata da un nucleo interno poroso che conferisce leggerezza e da una parte esterna più dura la quale, al contrario, assicura la resistenza meccanica.
L’argilla espansa presenta proprietà drenanti e isolanti, pertanto trova largo utilizzo nella coltivazione delle piante, nella pacciamatura o nell’idroponica; si trova sotto forma di piccole sfere porose, resistenti e leggere, dal colore rossastro, grigio o marrone e ha ph neutro.
Questo tipo di argilla si ottiene tramite la cottura di vari tipi di argilla ad alte temperature, in forni orizzontali rotanti: il materiale crudo è macinato, in modo da poterlo lavorare in un secondo momento, così da conferirgli una forma rotondeggiante. Può essere ottenuta anche per sinterizzazione o arrostimento.
È un materiale naturale al 100%, pertanto trova largo uso nell’agricoltura biologica: è venduta nei negozi di giardinaggio e un sacco da 10 litri costa tra i 5 € e i 15 €.
Uso dell’argilla espansa
Come già accennato, l’argilla espansa è molto usata nel campo del giardinaggio grazie alle sue qualità isolanti e drenanti; oltre a essere un efficace isolante termico, tuttavia, i piccoli sferoidi in essa contenuti vantano un’elevata resistenza meccanica che fa sì che siano usati anche per confezionare calcestruzzi leggeri ad alta compressione e resistenza.
Gli altri settori in cui l’argilla espansa è usata sono, ad esempio, come riempimento di cavità sotterranee, talvolta miscelandola con il calcestruzzo; per la costruzione di rilevati stradali o ferroviari ove i terreni presentino proprietà meccaniche scadenti; per la costruzione di pannelli fonoassorbenti; come riempimento di paratie e muri di sostegno; nella creazione di trincee drenanti, vespai e sistemazione di tubature interrate e all’interno vasi come basamento per alcune piante, per evitare il ristagno dell’acqua sulla terra.
Utilizzo dell’argilla espansa nelle piante
Grazie alla capacità di evitare ristagni idrici, l’argilla espansa trova ampio utilizzo nel giardinaggio e per le piante d’appartamento. L’acqua eccedente, infatti, può causare marciume e far morire la pianta: l’inserimento di 5 centimetri di questa argilla alla base del vaso, prima di inserire il terriccio, è utile per prevenire questo tipo di problema.
Attraverso il suo uso all’interno di fioriere e vasi, infatti, è possibile mantenere il corretto grado di umidità della terra e si prevengono i classici danni alle radici causati dal freddo.
Alcune piante d’appartamento necessitano di un’elevata percentuale di umidità per crescere, pertanto, collocando l’argilla espansa dentro il sottovaso, si migliora il microclima, generando condizioni ambientali ottimali per la salute delle stesse. È una soluzione efficace anche quando ci si assenta da casa per qualche giorno.
L’argilla espansa è utile per ridurre il peso dei vasi che quindi possono essere movimentati con maggiore facilità.
Questo materiale è usato anche per creare una sorta di equilibrio tra acqua e aria nel terriccio e per eludere la formazione di muffe e funghi, letali per le piante.
La pacciamatura del terreno, che si effettua mettendo 5 centimetri di argilla espansa sulla terra piena o nel vaso, è utile per proteggere le radici delle piante dalle classiche gelate invernali. Serve anche per limitare che l’acqua d’irrigazione evapori e diminuire il bisogno di innaffiare spesso, ma anche per prevenire la crescita di erbacce infestanti.
Sempre nel settore giardinaggio, è usata nell’idroponica per coltivare piante decorative. La coltivazione di piante in idrocoltura si avvale dell’utilizzo dell’argilla espansa che è durevole e riciclabile, ma anche in grado di immagazzinare acqua e nutrienti utili per le piante da decorazione. In questo caso, è sufficiente mettere le piante nei vasi, possibilmente in vetro per controllare meglio il livello dell’acqua e riempirli con questo materiale.
L’argilla espansa può essere usata anche per decorare vasi e aiuole, al contempo ottimizzandone le condizioni microclimatiche: in questo caso si utilizza l’argilla rossiccia, poiché è più indicata per questioni meramente estetiche.