Uno studio condotto dai ricercatori del Center for Ecology and Conservation dell’Università di Exeter (in Cornovaglia), pubblicato sulla rivista Evolution ha evidenziato un particolare molto interessante circa degli insetti molto diffusi anche nel nostro territorio: si tratta dei grilli.
Il risultato di questa ricerca è molto importante perché può aiutare a risolvere delle questioni in sospeso molto dibattute in biologia e che riguardano il declino del fisico e l’invecchiamento.
I ricercatori, utilizzando oltre 130 videocamere, si sono soffermati ad osservare i grilli “adulti” in un prato ogni ora.
La vita adulta dei grilli non dura più di qualche settimana ma lo scopo dell’osservazione era capire se tali insetti, durante questo periodo, invecchiassero e cioè presentassero degli “acciacchi” nel proprio fisico.
Nello specifico, dopo 10 anni di studi, i ricercatori hanno trovato una correlazione fra invecchiamento e sforzo riproduttivo, sostenendo che, i grilli che si sono sforzati ed impegnati di più nella riproduzione da “giovani” (durante le prime fasi della propria vita), invecchiassero più velocemente.
Questa vecchiaia si mostrava soprattutto nel cantare di meno rispetto agli altri grilli e nel dimostrarsi più deboli rispetto ad altri insetti durante gli scontri.
Il capo del team di ricerca, Tom Tregenza, ha dichiarato che in biologia è molto affascinante (ma ancora misterioso) capire il motivo per cui “il fisico declina quando invecchiamo”, ma questa nuova scoperta dimostra che l’invecchiamento diventa più veloce quando si passano i propri geni ai successori, proprio perché si investe la propria energia nella riproduzione e non più per mantenersi.