Purtroppo non è infrequente che in Italia si verifichino delle calamità naturali: ultimamente non sono mancati terremoti, alluvioni o altre calamità naturali che hanno messo a rischio oltre che la vita di molte persone anche le loro abitazioni.
Sicuramente nessuno potrà restituire il valore affettivo di una casa (nel caso spiacevole in cui venisse distrutta) ma molte compagnie assicurative offrono delle polizze che possano risarcire i danni derivanti da calamità naturali.
Infatti, in base al decreto legge n.59 del 15 maggio 2012, non è più lo Stato a risarcire i danni alle imprese e ai privati derivanti da catastrofi naturali ma sono gli stessi privati e le aziende che devono provvedere a proteggere i propri immobili da tali rischi.
Queste assicurazioni vengono stipulate volontariamente e offrono un sostegno economico in caso di danni in cui sono comprese: spese eventuali per demolizione e sgombero dell’area; spese di soggiorno in una struttura in un luogo più sicuro; spese di riparazione o ricostruzione dell’immobile.
Il contraente deve versare una quota annuale che varia in base al contratto per poter ricevere una somma di pari valore rispetto al danno subito.
Nel contratto viene definito quanto l’assicurazione rimborserà in caso di terremoto e il cliente potrà scegliere se assicurare solo l’immobile, immobile più il contenuto oppure immobile, contenuto e occupanti.
E’ bene sapere che le polizze non coprono però i danni causati da maremoti, eruzioni vulcaniche o inondazioni, esplosioni o radiazioni nucleari (anche se originati da un terremoto) e nemmeno da furti, rapine o smarrimento di beni.